3 marzo 2011

Recensione: 127 0re [Film]

Trama.
127 ore è la vera storia (per quanto un film possa essere vero) di un alpinista americamo (per quanto un americano possa essere alpinista), tale Aron Ralston. Un bel dì il baldo giovane, mentre bighellonava allegro e spensierato per il deserto roccioso dello Utah, incontra due avvenenti figliuole discretamente accessoriate e mica da buttare sebbene un po’ timide, che si sa, quelle timide quando le hai sotto ti urlano nelle orecchie le porcate più impensabili e sanno come ribaltarti meglio di quelle che ciarlano tanto e ciulano poco.

James Franco. Decisamente un bell'uomo.
Le due femmine, essendo femmine, sono incapaci di perceperire la propria posizione nello spazio e avendo perso la strada per raggiungere chissà quale schifo di posto, chiedono aiuto al nostro Aron, il quale invece di provarci, fermarsi con loro a bere un gatorade, invitarle a guardare le stelle o qualunque altra scusa utilizzino i giovani d’oggi per ottenere del sesso, si limita ad accompagnarle in un indeterminato buco di quell’arido inferno pietroso per poi riprendere il suo ramingo errare e quindi precipitare in un fottuto canyon sperduto in mezzo al nulla con un masso sul braccio e rimanere bloccato lì per, indovinate? Si! 127 ore.

Evidentemente nessuno gli aveva mai raccontato dell’innata carica erotica che si cela dietro alle ragazze timide. Cose che capitano, a me nessuno ha mai spiegato come devono essere usate le, virgole.

Ma soffermiamoci su un punto importante: “Ramingo errare”, non so se mi spiego, dove lo trovate un altro blog videoludico con sittale padronanza della favella? Eh? Dove? In nessun fottuto angolo di questa merda che è la blgosfera, ecco dove.

Il film, scritto e diretto da Danny Boyle, ci mostra il calvario di Aron fino al momento in cui, perso del tutto il lume della ragione, fa la cosa più sensata per evitare di morire d'inedia: amputarsi il braccio intrappolato con grande spargimento di sangue e musichetta d'atmosfera.
Una pellicola adatta per tutta la famiglia o per giovani coppiette di innamorati.


Imprigionato in fondo al canyon per quasi 5 giorni, il giovane alpinista ripensa alla sua vita, a quanto sia da dementi partire per un posto sperduto senza dire a nessuno dove stai andando e una serie di scene davvero noiose palesano l'incompetenza del regista e l'impossibilità dell'attore protagonista di tenere lo schermo.
Distraendomi durante un lungo flashback ho teorizzato la somiglianza tra James Franco e Stefano Accorsi.
Emblematico esempio per spiegare la smisurate dimensioni del mio tedio.

Cosa fa Aron in fondo al canyon in tutto questo tempo? Niente di che, semplicemente ammazza il tempo facendo le stesse cose che tutti voi fate per riempire le vostre giornate colme di noia; Gioca con la sua videocamera, fotografa le sue allucinazioni, piscia, beve il proprio piscio, si fa una sega pensando alle tette di una delle due tope incontrate in precedenza, bestemmia, chiede aiuto, si sente solo, spera che il nuovo post di Qualcosa del Genere non faccia cagare e prova paura.

Interpretazione soggettiva.
E se il masso rappresentasse il peso degli ostacoli che impediscono di realizzarsi? E se rimetterci un braccio fosse una metafora volta a spiegare che bisogna mangiare merda per ottenere quello che si vuole? Mmmm.



Giudizio severamente critico.
Il nuovo post di Qualcosa del Genere non fa cagare, Danny Boyle invece è un cazzone patentato e non lo sopporto. The Millionaire a me ha fatto davvero pietà e se a voi è piaciuto non vi parlo più. dei suoi film salvo solo Trainspotting, perchè è tratto da un libro fantastico, che magari un giorno o l'altro leggerò per davvero.
127 ore ha di bello la colonna sonora, quindi  a meno che non siate ciechi (hey, come cazzo state facendo a leggere questo post?) non vale il costo del biglietto. Qualche invasato di trekking, biking e roba così non-nerd potrebbe provare curiosità per la storia di Aron, in questo caso scaricatelo. Anzi, scaricate direttamente la colonna sonora che fate prima.


you know i'm right
Drink! il primo blog di satira videoludica e recensioni di altre cose correlate al mondo della game culture. Tranne che in questo caso.