29 marzo 2013

Videogiocattoli.



I videogiochi.
Che passatempo di merda.

Eppure certe volte stento a non includerli nello sperpero del mio tempo su questa terra, come immagino accada a tante altre persone. Fondamentalmente.

Prendiamo Adam Lanza, tanto per. Ve lo ricordate? Ne dubito. Da gente impossibilitata a ricordare gli eventi che hanno condotto alla prima guerra mondiale senza consultare wikipedia mica ci si può aspettare chissà cosa.


Stando a Google, Adam Lanza è uno stronzo qualunque con il buco del culo a stelle e strisce che un bel giorno di settembre (un mese alla cazzo) ha ucciso 20 cuccioli di uomo e 6 giumenche in una scuola elementare a strisce e stelle.

Dentro l’appartamento dello stragista, i Men in Black hanno trovato un variegato arsenale e due console per videogames, le uniche due che hanno senso d’esistere, dai, avete capito.
Una non era una Wii.
Nemmeno l’altra.


Tanto è bastato alla stampa a stresce e stille per etichettare Lanza come un “fanatico videogiocatore” e non come un fottuto maniaco di armi con il cazzo di 4 centimetri. I giornalisti d’oltreoceano amano ancora molto il cliché “se giochi con i videogiochi sei un malato di mente, a prescindere da quanti fucili d’assalto tu tenga nella credenza”. E hanno ragione da vendere, se mi conosceste sareste d’accordo con me.
Se conosceste Gianni, poi.

“se giochi con i videogiochi sei un malato di mente, a prescindere da quanti fucili d’assalto tu tenga nella credenza”
"Hey, sai che differenza c'è tra una birra americana e fare sesso su una canoa? Nessuna, sei fottutamente vicino all'acqua."

Ipoteticamente, se io mettessi la mia sfavillante xbox dentro lo stesso armadio nel quale custodisco i cadaveri di tutti i testimoni di geova che hanno osato bussare alla mia porta da che sono al mondo, in rigoroso ordine alfabetico per oscenità dell’orifizio che ho scelto di profanare, la cosa non farebbe di me un burocrate assassino squilibrato fan dello statalismo della Camusso, farebbe di me un fanatico videogiocatore, o probabilmente un dannato eroe.

Nel dubbio, col senno di poi, che cazzo vuol dire?
Boh.

Lo sapevate che John Riccitiello si è dimesso?
Non avete la minima idea di chi sia questo stronzo, vero?
Come darvi torto.
Nemmeno son certo di aver scritto il suo nome correttamente.



So far, so
Drink! il primo blog di satira video ludica che disincentiva l’suo scellerato di avverbi inutili nella lingua parlata, scritta e porco dio.