31 marzo 2013

Le console per videogames che non hanno cambiato la storia e che quando le nomini la gente ti guarda e pensa tu sia ubriaco.


I videogiochi, un passatempo da falliti, concetto già appurato. O forse no, ma non possiamo sempre divagare, quindi andate al diavolo e prendete per buone le cose che dico.
Tra le console per videogames che non hanno cambiato la storia dell'intrattenimento elettronico e quando le nomini la gente pensa tu sia ubriaco (mi capita in continuazione), emerge senza ombra di dubbio il Pippin, prodotto da Apple intorno al 1995.

"uccidimi."

Pippin, vi giuro che non sto scherzando, si chiama proprio così.
Capite perché la mela morsicata non si lancia nella produzione di console? Perché lo ha già fatto, e ha fatto schifo.
Pippin era un macintosh orientato verso il gaming, un pc travestito da console, una barzelletta raccontata male, un pezzo di anguilla finito dentro il succo alla mela che hai comprato al discount, un brandello di kebab tra i molari, un pelo pubico in gola.

Potrei andare avanti per ore.

"uccidimi."

Apple aveva confenzionato un hardware più caro, meno performante e meno simpatico dei diretti concorrenti Saturn, Playstation e Nintendo 64. Pippin non aveva giochi, della serie che in confronto WiiU spacca il culo ai passeri, il joypad era una merda e non serviva a un cazzo. Lo comprarono 42.000 idioti, nessuno dei quali è sopravvissuto. 

Brutta faccenda.

Per saperne di più, fate qualche ricerca su google, posso mica sempre linkarvi la pappa pronta.
A seguire qualcosa di irrilevante.



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