Stando a quanto credo di aver capito dopo aver fatto finta di leggere le didascalie alle immagini di questo articolo sull’Huffington Post, lo scorso trimestre l’inflazione non ha coinvolto soltanto la benzina, le pile per il controller della Xbox, i farmaci mucolitici e altri comuni beni a domanda inelastica, anche le spese militari hanno subìto un aumento dei prezzi; per comprare un F-35 si è passati da 80 a 127 milioni di verdoni, pertanto credo che il sogno di avere un cacciabombardiere parcheggiato in seconda fila davanti alla stazione ferroviaria di Genova Principe sia destinato a rimanere ancora a parecchi colpi di tosse grassa di distanza dal concretizzarsi.