24 agosto 2012

Rolling Paper


Stamattina ho comprato una confezione di rizla slim e mi accorgo adesso in tardo meriggio che all’interno della stessa invece delle solite 32 cartine ce ne sono una dozzina in più. Non mi sentivo così felice da quel giorno in cui trovai due distinte sorprese dentro un sacchetto di patatine e sim city 4 a 6,99 euro in una bancarella del centro. Ma quella volta che ho comprato un pacchetto di cartine e all’interno ne ho trovate dodici in più è stata davvero il massimo. 

Come ho fatto a notare il contenuto extra? 
Si. 

Per svago non mi diletto soltanto ad acquistare vetusti titoli per pc, mi piace non poco anche acquistare scatole di vari oggetti di uso comune per contarne il contenuto durante le mie ore di insonnia, andando in estasi quando trovo un fiammifero, un cotton fioc o una biglia anale in più del previsto. 

Traumi infantili. 
Una tiepida mattina di settembre trovi per caso due manine appiccicose dentro un sacchetto di una marca ignota di tuberi a fettine cotte in olio esausto, stai incredibilmente bene e scopri che vuoi accada ancora, così inizi a divorare patate fritte ogni volta che vuoi sentirti felice. 

Di colpo ti ritrovi al pronto soccorso con l’appendice prossima a detonare e un rischio d’infarto al miocardio pari a quello di un magistrato della procura di Palermo quando accende l’auto, ma non smetti. 
Sei molto giovane e già la ricaptazione della tua serotonina non funziona esattamente come da manuale. 

La vita prosegue amara, l’ossessiva e frustrante ricerca di quel momento felice non avrà fine, evolvendosi in altre manie. Cibo, sesso, droghe, videogiochi di super mario, videopoker e altre idee ossessive alimenteranno un vortice di autodistruzione a parole a casaccio.

Le mie dodici cartine in più sono qui a dimostrarlo. 
/Traumi infantili. 



Dovrebbero stampare sui sacchetti di patatine con sorpresa: “attenzione, lo shock di una doppia sorpresa  può rovinare il cervello.” Anche sui gratta e vinci servirebbero moniti dai toni scuri, questo accanimento psicologico  rivolto unicamente contro i tabagisti è discriminatorio
Se siete d’accordo continuate a leggere. 

Incredibile, l’avete fatto davvero.  Avrei dovuto chiedere di più. 
Nonostante l’argomento cartine diluito in questi mono paragrafi deliranti e stuccosamente sarcastici non giochi a favore della tesi, io non fumo più erba da tanti anni, lo giuro su Curiosity. 

Il merito è di questa città, o almeno della parte di essa che mi tange, con i suoi distributori di siringhe e le farmacie aperte di notte vicino alla stazione. Una città a misura di eroinomane e poco amichevole nei confronti dei consumatori di cannabis.
Procurarsi dell'erba è impossibile, trovare dell’eroina e così facile che l’altra sera, non privo di incredulità, ne ho trovato una bustina per strada. 
Non so, forse una nuova strategia di marketing messa in atto dagli spacciatori: "assaggini gratuiti e casuali".
Potrebbe funzionare, i bifolchi di periferia e gli immigrati sudamericani amano le sagre e gli assaggini.

Qual è la cosa più strana che avete mai trovato per strada? 
Davvero!? 
Assurdo. 



Shut up and
Drink! rendiamo il mondo un posto peggiore. Niente resi.