Siamo puntini luminosi che vacillano come la luce delle stelle morte che ancora giunge sulla terra;
Siamo frammenti, schegge, cocci, brandelli, siamo i pezzi di un puzzle da miliardi di tasselli incastonati malamente e in modo frettoloso gli uni agli altri, legati per pura approssimazione e ben attenti a perpetuare questo mosaico;
Siamo i pixel quadrati e grezzi dei vecchi videogiochi;
Siamo le voci di un coro che all’unisono stona a squarciagola un urlo di terrore;
Siamo le parole che non abbiamo mai detto e che non ci diremo mai.
Siamo l’incomunicabilità nell’era delle comunicazioni di massa, abbiamo social network, blog, email, cellulari, gps, abbiamo più mezzi di quanti ce ne possano servire ma restiamo comunque barricati dietro le nostre assurde barriere, dietro ai luoghi comuni, dietro a paure immotivate.
Siamo gli errori che compiamo, quegli errori che rimangono lì ad aspettarci.
Siamo gli atomi della materia di cui è composta la follia, istruzioni binarie schizofreniche, bipolari, accesi e spenti allo stesso tempo, esseri soli, gatti dentro una scatola, animali incapaci di amare, reazioni chimiche, allucinazioni, individui che creano distanze incolmabili con tutto quello che potenzialmente potrebbe renderci felici, persone in balia di noi stessi, bambini avidi ed egocentrici.
We’re
Drink! il primo blog diversamente videoludico