20 novembre 2012

Recensione: Call of Duty - Black Ops 2 [videogame]

Intro.
Black Ops 2 è il seguito di Black Ops.
Spero di non aver abusato di tecnicismi lessicali.


Call of Duty è un gioco del genere “spara a tutto quello che si muove e impreca Dio ogni volta che qualcuno ti uccide” a tema militare con visuale in prima persona arrivato al nono episodio. Per via delle realistiche riproduzioni di molte armi e grazie a immersive dinamiche di gamepaly, CoD è il videogioco preferito dai terroristi norvegesi, dai repubblicani statunitensi e dagli studenti stragisti del Colorado, oltre che da un sacco di gente apparentemente normale e meno incline ad esplosioni di violenza fisica.
Il titolo è disponibile dal 13 novembre per Xbox 360, Plei 3 e Pc. Dal 30 novembre Black Ops 2 sbarcherà anche su Wii U, la nuova console Nintendo che sto cercando di far comprare alla ragazza di WilyFawn555, fin'ora con scarsi risultati.
Attenta Nintendo, questo non è un buon segnale.

Nell'immagine seguente una delle cause che fa salire i costi produzione dei videogiochi moderni.

Un soldato brandisce un arma in sella a Sarah Jessica Parker. Entrambi sono ricoperti di sensori che elaborano modelli realistici di animazioni. 

Trama e Critica Aperta al doppiaggio in Italiano.
La trama che giustifica l’esistenza della modalità in single player si basa sulla confusa messa in scena dei deliranti racconti di un vecchio ex soldato affetto da sindrome di Tourette. Ci sono complotti, intrighi, Rapporti irrisolti tra padre e figli, Cinesi Incazzati, Robot, Cavalli, africani, afgani e diversi finali. Sembra di stare in Via Gramsci alle 5 del pomeriggio o nella linea rossa della metro di Milano al mattino e se solo ci fosse anche il rom che ti chiede l'elemosina l'illusione sarebbe perfetta. Il cattivone egocentrico che dobbiamo combattere perché incarna tutto quello in cui non crediamo (inoltre ha scritto sul suo twitter che siamo tutti degli sfigati) è una specie di Casaleggio doppiato da Giancarlo Giannini che di mestiere fa il criminale e pare sia incazzato con il mondo a causa del mediocre doppiaggio di tutti gli altri personaggi del gioco.
Plot attuale, ma ignorabile. 

Non dico che i produttori dovrebbero seriamente contemplare l’idea di piantarla di propinarci ogni anno un prevedibile action thriller fantapolitico interattivo con distruzione casuale di questo o quell’altro monumento, dico solo che se proprio devono continuare a doppiare i dialoghi sarebbe il caso che si ricorresse soltanto a persone  mediocri e demotivate, come il nipote del figlio del cugino che ha un amico che fa il PR per Activision o chiunque sia il cane che ha prestato i propri latrati ad alcuni personaggi realmente inascoltabili, perché se ingaggi un mostro di bravura come Giannini, beh, poi è ovvio che il resto sembra una merda.

Il giudizio Totale.
Sebbene gli sviluppatori di Treyarch abbiano certamente confezionato una campagna in single player visivamente spettacolare, nonché più articolata e meno lineare del solito, la Vera ragione d’essere di questo videogioco è il multiplayer online: una dozzina di persone armate di tutto punto si ammazzano a vicenda dentro un’arena per un tot di tempo, vince la squadra che fa più punti. Semplice, divertente, frenetico. Tutto quello che un buon videogioco dovrebbe avere  Black Ops 2 ce l'ha.
Esclusa una modalità principale in single player che sollazzi l'interesse per più di cinque o sei giorni e un po' di tette.
Ma se riuscite a passare sopra queste mancanze e sopra il fatto che Activision, il publisher del gioco, probabilmente è formata da dipendenti che hanno venduto l'anima al diavolo, se non dal diavolo stesso in carne, ossa e forcone, allora buon divertimento.



Recap.
Titolo: Call of Duty - Black Ops II
Tette: No
Voto: Si.
Multiplayer: Ottimo. Se c’è una cosa che il cinema stenta a imparare dai videogames è che il seguito di un prodotto dev’essere migliore del precedente per giustificare una serie.
Attenersi a questa semplice regola ci avrebbe risparmiato da tormenti come gli ultimi due Matrix o Jurassic Park, giusto per dire gli unici due titoli che adesso mi sovvengono e vestono di sensatezza il mio altrimenti spoglio ragionamento.



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