A volte mi domando: “vale davvero la pena abbandonare il tepore del letto per andare a lavarsi i denti?”, poi però penso ai bambini poveri che muoiono di fame in Africa. Allora dico a me stesso: “questo è totalmente irrilevante” e torno a dormire.
Di norma non delego alla pigrizia potere decisionale, è sempre il cazzo a prendere decisioni come se fosse quello di un cane. Eppure poltrire senza ritegno non sempre è una scelta, tutta questa mancanza di stress da lavoro dipendente è davvero faticosa e annichilente. Affrontare l’impervio tragitto dal letto alla scrivania della mia stanza necessita per tanto di parecchie ore di totale riposo compensatorio e assoluta lucidità, o potrei correre il rischio di inciampare in una delle bottiglie piene di urina che giacciono sul pavimento e rendono l’uso dell’aggettivo impervio particolarmente azzeccato per descrivere quei 92 centimetri che separano la branda dalla sedia e che, a conti fatti, costituiscono il 78% dei miei movimenti quotidiani.
Come se voi non aveste mai pisciato dentro una bottiglia.
Malgrado il mio amico WilyFawn555 continui a mandarmi mail con link a blog letterari nel tentativo di annoiarmi a morte e farmi valutare l’opzione di spegnere il pc, ampliando al mondo esterno il tragitto materasso/computer, rimango immune al fascino per la realtà che tanto coinvolge le genti.
Esistono 10 tipi di individui al mondo, io li odio tutti.
Ho provato a guardare il lato luminoso della vita, ma mi ha fatto male agli occhi. Una scortesia che il mio pur vetusto monitor lcd non mi ha mai offerto.
Inoltre, svariate settimane addietro, mi sono affacciato dalla finestra e la grafica non mi è sembrata granché, il mondo è proprio un posto sovrastimato.
A volte mi domando: "cos'è questa amarezza che m'sintromette tra me e l'universo?", poi mi guardo le mani e mi rispondo: "cerume".
Come se non sapeste esattamente di cosa sto parlando.
Aveva proprio ragione Steve Jobs.
Drink! sui blog videoludici di solito non si trovano post come questo.
*[cit.]
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