17 novembre 2011

Recensione: The Twilight Saga: Breaking Dawn - part 1 - [film]

Alla fine Bella muore dilaniata da un parto cesareo ma Patterson prima le inietta dio solo sa che cosa e poi la mordicchia dappertutto, trasformandola in un vampiro e salvandole la vita.

Essendo il film dedicato quasi esclusivamente alle ragazzine che hanno letto il libro, immagino che a nessun fan di twilight in ascolto questa rivelazione suoni inattesa, ma essendo Drink! un blog dedicato quasi esclusivamente a gente normodotata è lecito supporre che non ci sia nessun fan di twilight in ascolto.



Breaking Dawn - part 1- illustra le vicende narrate nel quarto libro della fortunata saga scritta da Stephenie Meyer. A causa della gargantuesca avidità dei produttori, quest’ultimo romanzo è stato diviso in due distinte trasposizioni cinematografiche, seguendo la strada aperta dai criminali che hanno portato sul grande schermo l’ultima avventura di Harry Potter. 
Non ho idea di quando uscirà la seconda parte.

Inusuale che nessuno si senta profondamente preso per il culo da una decisione simile; questo è solo il primo dei differenti indizi che dimostra empiricamente come il pubblico della pellicola e soprattutto i nati dopo il 1990 siano persone con un numero di cromosomi diverso dal normale.

Trama: 
Bella ed Edwards (Kristen Stewart e Robert Pattinson) convolano a giuste nozze e finita la farsa del matrimonio partono per la luna di miele. Consumano il loro primo rapporto sessuale in una casa da sogno su un’isola al largo del Brasile, la scena di sesso è una delle più pudiche e involontariamente ilari mai viste al cinema: Pattinson si scatena come si scatenerebbe un camionista rumeno in un bordello di mignotte filippine, demolisce il mobilio ikea che arreda la casa e demolisce il corpo della sua amata, dando finalmente un senso alla preferenza di Bella per il vampiro piuttosto che per il licantropo.

Quando il giorno dopo dei lividi macchiano la pelle della fanciulla, il buon vampiro si sente in colpa e decide di astenersi da ulteriori momenti di intimità. Bella, che invece ha la faccia di una che si è divertita tantissimo e vorrebbe continuare a farsi sbattere violentemente dal suo gelido marito o da un qualsiasi palo della luce, scopre che sull'isola non ci sono lampioni e quindi cerca di provocare il marito indossando biancheria lasciva e facendo la gatta morta in una delle scene più volontariamente patetiche mai viste al cinema. 

L’idillio termina quando la femmina realizza di essere in attesa di un piccolo mostriciattolo per metà vampiro e per metà gatta morta. Il vampiro reagisce come reagirebbe qualsiasi uomo su questa terra: 
“Ti toglieremo quella cosa da lì”, dice gonfio di rabbia, ma la gravidanza non è come quelle che affligono la razza umana, quel mostro che Bella tiene in grembo la consuma dall’interno, rubandole forze e quella già poca vitalità che anche nei film precedenti ha caratterizzato uno dei personaggi femminili meno riusciti nella storia della letteratura. 


I due sposini tornano a casa, sistemandosi nella residenza dei parenti succhiasangue in cerca di cure e aiuto. I lupi allora decidono di muovere guerra ai vampiri, sembra che la gravidanza di Bella li turbi, ma non è chiaro il motivo. 
Pare che lo spread tra i bund tedeschi e i btp, una volta tanto, non sia tra le cause scatenanti di tale conflitto.

Il licantropo che voleva fiondarsi la gatta morta negli altri film della saga ovviamente si separa dal suo branco e si schiera dalla parte dei vampiri ma tanto lei non gliela dà e non gliela darà mai. 
Bella è stremata da questa veloce e terribile gravidanza, perde peso, non mangia, soffre. Un esempio per tutte le anoressiche.

Pattinson, in una delle scene più involontariamente cretine della storia della filmografia mondiale, non sapendo come lenire le sofferenze della mogliettina tutta pelle e ossa usa Yahoo per cercare informazioni su demoni, leggende e altre minchiate. 
Propro così, su Yahoo. 
Evidentemente Google non se la sentiva di venire citato in questa merda di film. 

Allorché Il capo vampiro decide di far bere del sangue umano alla gatta morta, sangue umano che teneva da parte, che non si sa mai. 
La scena in cui il capo vampiro estrae la sacca di sangue per nutrire Bella in una stanza piena di altri vampiri è epica. 
È come se io domattina andassi al SERT dove ci sono i tossici in coda che attendono il metadone e dicessi: “Guardate tossici, questa è eroina purissima!” per poi somministrare la droga a dei piccioni di fronte ai loro occhi. 
Se preferite un paragone politicamente più corretto, che non vi disturbi e comprensibile anche dalla borghesia agiata, è come se andassi in una riunione di alcolisti anonimi e sorseggiassi un Four Roses and Cola ascoltando le storie di quei falliti. 

Nella mitologia di Twilight questi “vampiri per bene” non bevono sangue umano ma solo sangue di animali. Gli autori di True Blood ti hanno fregato alla grande, miss Stephenie Meyer, vero? 

Alla fine Bella muore dilaniata da un sanguinario parto cesareo ma Patterson le inietta dio solo sa che cosa e la trasforma in un vampiro salvandole la vita. Un finale parziale e ossimorico.
Il licantropo ha "l’imprinting" con la neonata figlia di Bella e questo risolve inspiegabilmente il conflitto inspiegabilmente scaturito dalla gravidanza della puttanella denutrita, almeno per ora. 
Fine. 

Roba Tecnica e Giudizio Universale:
La regia di questo film di merda è firmata da Bill Condon, non ho la più pallida idea di chi sia o di quali altri film abbia girato, mi documenterei ma non me ne frega nulla e dovrebbe essere altrettanto per voi. 
Gus Van Sant ha rischiato di essere ingaggiato per dirigere Breaking Dawn ma grazie a dio ha preferito fare dell’altro (Restless - l’amore che resta - è un fottuto capolavoro).
I Muse non compaiono più nello score del film lasciando il posto agli evanescence, ma percependo in modo indistinto la pessima musica dei due gruppi in questione potrei sbagliarmi.
Scadenti come al solito gli effetti speciali; le animazioni dei lupi sono lontane anni luce dai primati de “L’alba del Pianeta delle Scimmie” e ricordano di più il cane di Shadow Dancer, videogioco del 1989 per il SEGA Mega Drive. È palese come la maggior parte dei miliardi incassati dalle pellicole precedenti sia stata destinata alle lenti a contatto piuttosto che alla grafica computerizzata. 

Unica nota positiva: il licantropo interpretato da Taylor Lautner ha finalmente scoperto l’esistenza delle magliette e per tutto il film non lo vedremo mai a petto nudo. 
Alleluya.

reviewed by
Drink! il primo blog videoludico che va a vedere al cinema i film di merda per poi sputtanarli con cognizione di causa. Perché io posso.