8 ottobre 2012

Che fine ha fatto Kim DotCom?


Che fine ha fatto il creatore di Megavideo Kim DotCom? Ieri stavo cercando vanamente di guardare un vecchio episodio di Futurama in streaming e me lo sono domandato. Poi ho gurdato questo episodio di South Park e non ci ho pensato più. Il che è strano, ne converrete.
Poi il gatto ha vomitato una palla di peli per rimangiarsela mentre la osservavo disgustato, e Kim Schmitz, alias Kim DotCom, mi è subito ritornato in mente.



Il ciccia bomba di origine germanica, nella foto qui sopra ritratto mentre pondera di mangiare la prima sventurata capitatagli a tiro, cittadino neo zelandese per grazia del dio denaro, è agli arresti domiciliari nella sua villa spaziale orbitante vicino Aukland. Passa il tempo mangiando frittate di uova di brontosauri creati da hobbit esperti nella manipolazione genetica, scrive tweet deliranti su come rivoluzionerà l’industria della musica grazie al progetto Megabox e gioca a Modern Warfare 3 con la Xbox.

Di recente Kim ha notato che le prestazioni del suo server personale subiscono un inspiegabile ritardo di 150 millesimi di secondo e pensa quindi che la CIA lo stia spiando.
Perché Kim pensa queste cose? Ha perso una partita al tutti contro tutti perché non sa giocare e accampa scuse? È forse un lurido paranoico? Non lo so, siete voi che lo state domandando con retorica supponenza, mica io.

Certo, c'è qualche precedente. Pare che l'operazione che ha condotto all'arresto del pallido lardoso e alla chiusura di tutti i megaqualcosa.qualcosa sia stata portata avanti grazie a intercettazioni illecite.

E se sei un obeso miliardario con tre USS Enterprise parcheggiate sotto casa, già più volte condannato per insider trading, appropriazione indebita, aggiotaggio e altri fantareati dei quali ignoro il significato, ti dà giustamente fastidio che la Cia spiandoti rovini le tue performanze a Call of Duty online.
Insomma, per concludere e dare una risposta argomentata alla domanda/titolo del post, non mi pare che se la passi male.

A seguire un’immagine tratta dalla campagna per tenere alto il morale degli impiegati Foxconn, la fabbrica cinese dove si producono, iPhone, iPad, suicidi.


sure, love.
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