1 marzo 2012

Credevo.


Quando ero piccolo, molto piccolo, credevo che le ragazze non facessero la cacca. Grazie al cielo ho scoperto la verità prima di scoprire two girls one cup.

Quando ero piccolo credevo che il futuro fosse davvero alle porte, che il domani celasse solo stupore e che entro qualche anno avremmo abitato tutti sulla Luna perché la Terra sarebbe collassata per via dello sfruttamento intensivo delle risorse naturali.
Insomma a 6 anni ero già una specie di fottuto hipster ambientalista traboccante di paranoia

C’era un cantiere di fronte al palazzo dove abitavo, credevo fosse la rampa di lancio per razzi stellari e che lì sarebbe sorto uno spazioporto. Proprio lì avrei costruito il mio Shuttle e proprio lì avrei messo in piedi la mia agenzia di viaggi spaziali.
Prima del cantiere c’era un circo, prima ancora un aranceto; lo spazioporto, secondo la logica imperscrutabile di un bambino, mi sembrava l’unica cosa che avesse senso costruire, alla fine però fabbricarono un liceo classico.

Quando ero piccolo, ma non piccolissimo, credevo che 16 bit più 16 bit facesse 32 bit e che la morale fosse sempre “fai merenda con Girella” perché lo diceva la pubblicità.
Pensandoci bene, c’era più bisogno di quel liceo che di uno spazioporto.

nel frattempo in polonia...

Quando ero piccolo nel sussidiario c’era scritto che la Russia si chiamava URSS e che lì i lattanti pativano i morsi della fame e non esistevano soldi, nintendo, merendine colorate, panelle, crocchette e panini con la milza.
Non possedevo l’edizione più recente, libri scolastici e vestiti venivano tramandati di generazione in generazione quando ero piccolo.
Capitava così che io mi ritrovassi a studiare una cartina geografica dell’Europa diversa da quella reale e di matrice antisocialista, ma non posso lamentarmi, a qualcuno capitava di prendere i pidocchi vestendo vecchi maglioni appartenuti in passato anche a un australopiteco africano.

Da piccolo, durante l’ultimo giorno di scuola della quinta elementare, ho mandato un mio compagno di classe da una ragazzina che mi piaceva tanto per domandarle se potevo darle un bacio, attendendo la risposta nascosto dietro un banco.

Lei venne da me e mi prese a schiaffi.
Ai nostri giorni non esistono più donne così. 


Quando ero piccolo, a conti fatti, ero proprio un gran coglione.
Fortuna che crescendo la musica è cambiata.

- la foto in apertura è di Eric Deitz.

We are legion, we are
Drink! "I used to believe that the Pope lived in an aeroplane. Because whenever you saw him on TV he was getting out of an aeroplane"