3 novembre 2010

"Your consoles are not made in a happy place"

Lo stabilimento della Foxconn a Shenzhen, in Cina, non è soltanto la fabbrica dove i vostri iPhone vengono assemblati, è anche il luogo dove metà dei 420.000 dipendenti dello stabilimento/gulag trascorrono ogni maledetto momento della loro esistenza.
200.000 operai vivono in quartieri-dormitorio siti a un paio di chilometri dalla fabbrica.
200.000 operai che non tengono ben distinti quei due inferni noti come "vita privata" e "lavoro",  persone che dopo un turno di quintordici ore camminano verso i dormitori, per poi svegliarsi e ricominciare a lavorare.
Tutti i giorni lo stesso incubo.

Non desta quindi più meraviglia del dovuto la nota serie di suicidi tra gli operai della fabbrica, da sempre la gente in carcere tende a uccidersi. 
Per far luce sulle condizioni di vita nello stabilimento della Foxconn di Shenzhen, il reporter Joel Johnson è andato in Cina e ha realizzato un interessante reportage per conto di Wired.
L'articolo sarà disponibile integralmente sul prossimo numero dell'edizione USA, a seguire una serie di foto scattate da Joel durante il viaggio.


Uno dei dormitori vicini alla fabbrica. Notate le reti anti-balconing.

Particolare della rete di salvataggio in caso decidiate davvero di darvi al balconing, operai della Foxconn. Un deterrente che pare funzioni, dato che nessuno si è buttato dalla finestra da quando le reti sono state installate.

l'interno di una stanza. Queste cripte sono grandi come un garage per due macchine e vengono occupate da 8 persone dello stesso sesso. Una follia, potrebbero starci anche in 14 lì dentro, ma tant'è.

l'ambiente interno dei dormitori è ricco di opere d'arte appese ai muri, ornamenti floreali, arredamenti essenziali ma eleganti, ben illuminato grazie ad ampie finestre.

Ogni piano dell'edificio dormitorio ha una sala relax. Cosa è lecito aspettarsi all'interno della sala relax della fabbrica che assembra tutte le console dell'attuale generazione e tutti i gingilli Apple? Un televisore attaccato al muro, ovviamente, nulla più.

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Drink! "In matematica due numeri primi si dicono sexy quando la loro differenza è pari a sei. Il nome di queste coppie di numeri primi deriva dalla parola latina sex (ovvero sei)"
Matematici, stuolo di pervertiti.