6 settembre 2010

Games Never Over

Ieri mi sono svegliato presto, davvero presto. 
Così presto che praticamente non ho dormito. Riuscire a finire Metal Slug 2 senza perdere nemmeno una vita o una diottria non è mica una passeggiata, richiede parecchia nicotina e ragguardevoli disordini emotivi solo per concepire l’idea di farlo, e io, modestamente, eccello sia nell’abuso di blandi eccitanti cancerogeni che negli scompensi comportamentali.

Così mentre mi ritrovavo alla fermata dell’autobus ignorando completamente quale autobus stessi aspettando, con due occhi gonfi come lo scroto di un lavoratore precario costretto a sentire il Papa che spara cagate sul fatto che il posto fisso non sia importante come la fede e con in mano dei fiori, pensai che ci avrei riprovato non appena tornato a casa a finire quel maledetto videogioco, quindi salii sul primo autobus dentro il quale non sembrava ci fossero controllori a bordo.

Era quello giusto per andare dove dovevo, appurai in seguito grazie alla collaborazione di un solerte impiegato addetto all’ispezione dei titoli di viaggio intento a multarmi.
Se fai il controllore o il tuo dna è costituito da piccoli figli di puttana ad elica concentrica o tuo padre era un figlio di puttana, non esistono alternative, realizzai non privandomi del piacere di un sorriso.

Non visitavo un cimitero per motivi non strettamente legati alla mia vecchia coltivazione di canapa indiana, (Mario non vendo più erba, smettila di mandarmi messaggi sul cellulare del tipo “hai qualche cd da masterizzarmi?”, grazie) da almeno un anno, facile spiegarsi il perché; i cimiteri sono luoghi non proprio adatti alla coltivazione di Marijuana e spesso, per loro intrinseca natura, privano del piacere di un sorriso.

Questo almeno fin quando non ci troveremo tutti a ballare e pisciare sulla tomba di Bill Gates ed escludendo i necrofili estremi, loro immagino che al cimitero ridano sfregandosi le mani come un talebano prima di farsi saltare in aria ammaliato da un numero non chiaro di vergini paradisiache.
Avete mai pensato al fatto che forse l’AIDS è nata a causa della necrofilia e non dell’omosessualità?
Io no, e se voi lo avete fatto avete dei problemi, cazzo, dei seri problemi.
Ammetto però che ho sempre pensato Bill Gates fosse coinvolto in questa storia dell’HIV.

Ci volle almeno un’ora prima che riuscissi a trovare la lapide giusta.
Orientarsi nei cimiteri non è il mio forte ma sfido qualcuno a vantarsi del contrario.
Non trovando da nessuna parte Bill Gates, andai da Lilia, mia madre, e sistemai i fiori vicino alla sua foto.
In quel momento, forse in segno di rispetto, tutto tacque.
Di seguito un’immagine per sdrammatizzare:

sono molto fotogenico

Ritornato dalle parti di casa provato da una notte di sobria malinconia e dallo stress della rielaborazione di un lutto, pensai di andare dal barbiere a tagliarmi i capelli giusto per dare a quella cosa comunemente nota come faccia la parvenza di qualcosa non comunemente noto come straccio, che era quasi l’ora andare a far finta di lavorare.
Ma non essendo gay ho deciso di andare a comprare una birra, passare a salutare degli amici e bere facendo finta di niente.

Poi, ritornato nella mia cripta dopo le solite insulse ore quotidiane di sfruttamento legalizzato al fine di incrementare la ricchezza della nazione, giocai finalmente a Metal Slug 2.

Persi la prima vita dopo pochi minuti.

Piansi a dirotto.


don't worry
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