Il seguente articolo è stato scritto da Ferruccio di Single Player Co-op, un blog che noi invasati di videogiochi consideriamo all'unanimità molto gradevole.
Ferruccio vive in Svezia e di mestiere s'inventa i nomi dei mobili ikea, ma ha anche scritto per qualche rivista videoludica. Sebbene sia un fottuto nerd è comunque riuscito ad ingravidare una donna che qualche settimana fa ha messo al mondo un piccolo alien.
Congratulazioni!
Ciancio alle bande, ecco la recensione:
Quando si parla di Mario divento molto tollerante. Nella mia visione del mondo, Mario non piace a due categorie di persone: gli idioti morti dentro senza fantasia, e chi non ha mai giocato a un gioco di Mario.
Mario Galaxy 2 è un gioco che come difetto più grande ha un hub inutile. Ve lo spiego in altre parole: l’unico difetto che ho trovato in questo gioco è che dopo un livello si torna su un’astronave a forma di testa di Mario invece che tornare direttamente alla mappa da cui si scelgono i livelli. Davvero, questo è l’unico difetto.
Potrei descrivervi il gioco, parlare dei nuovi power up, spendere parole e spruzzi nel descrivere il level design sopraffino... Potrei. Però fa caldo (sì, anche in Svezia a volte fa caldo), il bambino si è addormentato da dieci minuti dopo avere piagnucolato per ore, e poi Drink non è mica Gamespot che vi fa l’elenco di graficasonorogiocabilitàlongevità.
Quindi vi basti sapere che Mario Galaxy 2 è un gioco che in un colpo solo dà una ragione di esistere al Wii. Ci sono console che avrebbero ucciso per molto meno pur di avere un gioco così. Il Dreamcast, ad esempio (a proposito: gli snob fan del Dreamcast se ne devono solo andare affanculo).
Mi piace pensare che la creazione di Mario Galaxy 2 sia andata così: Nintendo assume decine e decine di designer in Nintendo. Il primo giorno di sviluppo, Shigeru Miyamoto riunisce tutti in una stanza, sceglie un designer a caso e gli spara un colpo di pistola in testa. Mentre tutti guardano sgomenti il corpo del designer accasciato in terra, Miyamoto fa un largo sorriso e dice: “questo è quello che succede a chi non si fa venire buone idee di game design”.
Il resto dello sviluppo va avanti così, con una naturale scrematura dei level e game designer meno capaci. Il frutto di quella distillazione di talento è Mario Galaxy 2.
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Drink! il primo blog videoludico che non sopporta la legge dilagante del "fatti i cazzi tuoi" (cit.)