3 aprile 2010

Recensione: Gamer [film]

Badaboom! PIN PIN TRAT TA TA! Fiuuuuuu! Crash! Pata-crash! ta-ta-ta-ta-ta-pum! KaBoom! AAAAAAAAAAAAH!!! BUM! BIM! BAM! BOOOOM! Pimpulu Pampulu Palimpampù!
ZAC! ZAPP! ZIP! pitipitotititititititi! WOW! ARRRRGH!!!!!
OOOOOOOOOOOooooh!
Crish! Zac! Zac! Zac! Save PoinT! what the fuck!
CHEATER!
FUCK! PLIN! PLON! PAL!!!!!



Gamer è uno dei film più rumorosi che io abbia mai visto e/o ascoltato. Ed è anche pieno di tette e violenza gratutia, ma, purtroppo, non sono elementi che bastano a renderlo quel cult che una mandria di P.R senza coglioni avrebbero voluto che io dicessi che sia.
P.R. andate a cagare, Drink! non è Console Mania, e non me ne frega una sega di tutto il merchandising che mi avete promesso, che sia chiaro una volte e per tutte.

TRAMA
In un imprecisato futuro, un tizio che chissà come è riuscito a creare un modo per controllare la volontà della gente tramite l'impianto di cellule che si ficcano nel cervello e stanno lì a far da ricetrasmittente o qualcosa del genere, crea una sorta di videogame che praticamente è come Second Life o Playstation Home, che tra l'altro NON sono concettualmente dei videogiochi ma vabbè, tanto son tutti ignoranti e chi vuoi che stia a mettersi a cercare il pelo nell'uovo, in cui però non ci sono alter ego fatti di pixel, umori in ASCII e cazzi binari, ma sono gli esseri umani in carne ed ossa che sotto compenso si prestano ad essere gli avatar di altri esseri umani assurdamente brutti ed ovviamente ciccionissimi.
Il tizio che ha tirato su sittale immane prodigio della tecnologia però non si accontenta di quanto già fatto, che chi si accontenta gode così così, dice Ligabue, e vorremo mica contraddire il Liga? fossimo pazzi, e quindi s'inventa un altro giochillo mica da ridere, denominato Slayer, in cui dei condannati a morte lottano per conquistarsi la libertà, comandati a distanza da giovani miliardari disadattati tramite una sorta di tecnologia che ricorda un po' il Project Natal di Microsofot, che o sapete cos'è o vaffanculo, andatevi a leggervi Chinasky e le sue pompe sulla juve e continuate a vivere all'oscuro delle potenziali rivoluzioni del modo in cui ci rapporteremo agli strumenti di intrattenimento elettronico, sfigati.

GIUDIZIO
Una pellicola ansiolitica, violenta in modo asettico, paranoica e surreale, con una regia che bagna il letto soltanto paragonandosi a Final Fantasy XIII o God Of War  3, per non parlare dello stilisticamente perfetto Heavy Rain, giusto per citare alcuni veri Videogiochi, in cui l'essere umano è visto come succube di una tecnologia creata per assoggettarlo ai voleri di un unico pazzoide e in cui i videogiochi vengono esasperati, resi una caricatura, privati del loro ruolo fondamentale di strumenti per il divertimento ed umiliati nella concezione di mezzi di espressione artistica del pensiero.
Un film dimmerda, originale come gli stronzi che ogni giorno deposito nel cesso e che se vi piace o siete dei tamarri o siete delle persone che non capiscono una minchia di cinema nè di video games.

FINALE
Alla fine Gerald Butler, finito nel braccio della morte per aver ucciso un tizio che era suo amico mentre il pazzoide di cui sopra stava sperimentando la tecnologia per il controllo mentale remoto, scappa dall'assurda "partita" di Slayer che gli avrebbe concesso la libertà vomitanto e pisciando dentro il serbatoio di una macchina parcheggiata in una della mappe in cui si svolgono le incomprensibili battaglie del "videogico" in questione, ovviamente salva la famiglia, unico motivo che non lo fa impazzire, e malgrado la moglie sia stata sodomizzata da una quantità inenarrabile di individui non le pianta una pallottola in testa con lo sdegno che ogni uomo manifesterebbe in un'occasione del genere, cosa che io avrei fatto e che avrebbe dato un finale meno scontato al film, ma se la porta in giro felice e contento.

Well everybody's heard about the
Drink! Drink! Drink! Drink! Drink!is the word!