No Lewis, ma credo che tutto quell'acido lisergico ti abbia sputtanato il cervello.
Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (1832 – 1898), scrittore britannico, inventore, fotografo forse pedofilo e mente brillante, se avesse potuto vedere la trasposizione cinematografica del suo Alice in Wonderland diretta da Tim Burton, beh, sarebbe impazzito di gioia.
Forse sarebbe impazzito e basta, soprattutto a seguito di una visione in 3d, superflua come le monetine da un centesimo.
O forse, chissà, pazzo lo era già... ma voglio rivelarvi un segreto: tutti i migliori sono un po' pazzi.
Anche aver giocato ad American McGee's Alice può aiutare.
Di seguito la top five dell affermazioni più comuni -e che considero maggiormente stupide- lette in giro sui siti web che affermano di parlare seriamente di cinema o di qualsiasi altro argomento. Io, almeno, questa pretesa non l'ho mai avuta.
-gli effetti speciali non sono come quelli di Avatar. (oooooh)
-Mia Wasikowska recita da cani. (bau!)
-la "deliranza" del Cappellaio Matto è probabilmente la punta più bassa di tutto il cinema di Tim Burton e di quello di Johnny Depp messi insieme. (falso, è una cosa fichissima)
-La pellicola è poco Tim Burtiana e troppo Disneyana (ma che cacchio vuol dire?)
-Rispetto al classico Disney non c'è nemmeno una canzone ( grazie al cielo)
just
Drink! il primo blog videoludico che se ogni tanto andassi a dormire prima delle 5 sarebbe anche bello