6 febbraio 2010

Recensione: Paranormal Activity [film]

C’è questa coppietta che, con la scusa di videoregistrare le manifestazioni di una presunta entità sovrannaturale che si aggira rumorosamente per la loro casa, decide di dare sfogo alle proprie fantasie da pornoattori amatoriali. Tanto di cappello.


Purtroppo gli sposini non ci danno dentro mai sul serio, anzi, non ci danno dentro affatto, così la noia prende inevitabilmente il sopravvento dopo una manciata di minuti. Certamente i due litigheranno e lei lo ucciderà, forse perché posseduta dallo spettro o forse perché è una donna inequivocabilmente squilibrata.

Una sola questione anima tutta la pellicola dello sconosciuto regista Oren Peli: Ma Spielberg si è davvero spaventato per ‘sta cagata? Strano. Uno sta lì a immaginarsi Spielberg come uno con due palle enormi, e invece scopri che è una mammoletta. O che tu hai più fegato di lui. O che sto Paranormal Activity è solo l’ennesimo clone di The Blair Witch Projet, che comunque a me ha fatto abbastanza schifo pure quello.

Grandiosa l’interpretazione del fantasma, a sorpresa il finale. Nel senso che non l’ho visto il finale, mi sono infilato nella sala dove proiettavano Alvin Superstar 2, che è un fottuto capolavoro. Adoro i Chipmunks.

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