18 maggio 2013

Tedio domenicale.


"Avete presente quella sensazione quando tutto sembra finalmente andare nel verso giusto?
Nemmeno io."
Mormorò biascicando, affamato di parole.
Non è chiaro a chi si stesse rivolgendo.

Fini di vestirsi, scrollò la forfora dalle spalle della giacca.
Quindi continuò, muovendosi per uscire.

"Studi scientifici lo confermano: tenere una scala in casa è più pericoloso che possedere una pistola.
Per questo vado sempre in giro armato, in caso qualche figlio di puttana cercasse di mettermi una scala in cucina."

L'imperscrutabile logica delle deduzioni a minchia e la lucida chiarezza della follia.
Uscì con una pistola tra la cinta e i pantaloni, quel tardo meriggio. Dice che basta niente per trovare un ferro hai nostri giorni. Lo dice proprio con l'h.
C'era il sole.

"Ti amo ogni giorno di più. Beh, non esattamente ogni giorno. Ieri ad esempio eri davvero da prendere a calci."
Sorrise, camminando lentamente.

Un uomo che spara cazzate in continuazione erra ramingo, confuso, forse, e armato; tipo Groucho Marx. Mi chiedo perché questo narratore onniscente schiavo di cotale insipido espediente letterario non abbia ancora chiamato la polizia invece di continuare a raccontare coriandoli di fatti usando battute merdose, ma entreremo nei meriti dei sintomi della schizofrenia un altro giorno.

"Secondo una statistica comprovata dai soliti luoghi comuni, gli uomini passano l'80% del tempo pensando alla fica. Non è veritiero. Io passo il 5% del mio tempo pensando a cosa farei se vincessi miliardi di soldi, il 7% pensando amenità intrascrivibili, il 16% pensando ad atti di violenza verso cose, persone o istituzioni, il 51% alla fica, il 3% a videogiochi o film e il restante a quale bottiglia di vino comprare per sbronzarmi e non pensare a un cazzo di niente."
Elenca.

Si confonde tra la folla, come fosse il batterista dei Modà, che appunto, chi cazzo sa che faccia ha il batterista di quel gruppo di ricchioni?
Ogni tanto controlla con una pacca sul sedere che il portafogli sia sempre ancorato al culo, per poi spostarsi sulle tasche a cercare le chiavi e il cellulare.
Non una sola volta nessuno di questi oggetti è mai mancato all'appello.

Ora sta guardando il mare, c'è un bar con dei tavolini di plastica e un tramonto screziato di vermiglio, e ora sta puntando la pistola contro chi passa da lì.
Sta sparando, adesso, sorridendo, ripensando a quella storia sulla pericolosità delle scale.
Rumore.
Chi urla, chi scappa, chi rimane immobile. Sangue.
Rumore.
Non è esattamente come in call of duty.

"E se morire fosse la migliore sensazione di sempre?"
Silenzio.


trust me
Drink! il primo blog italiano di satira videoludica. Testato sugli animali. Anche su quelli carini e coccolosi.