28 luglio 2010

Recensione: Ethan? [fumetto]

Si, recensisco anche i fumetti.
Per le recensioni delle parti anatomiche femminili in cui è possibile infilare un pene - o succedanei, meccanici e non, dello stesso - dovrete attendere il prossimo autunno.

STORIA.
In una Tokyo spostata in avanti nel tempo di un bel po’, uno sfigato qualsiasi viene ucciso. Ucciso per errore, tra l’altro. Mafiosi giapponesi, gente del tutto incompetente, non gli abbiamo insegnato nulla, che possiamo farci.

I nativi americani credono che l’anima di chi è stato ucciso ingiustamente torni nel mondo dei vivi per cercare vendetta, e forse è proprio per questo che la coscienza di Ethan Babylon trasmigra di corpo in corpo in seguito ad una serie di delitti e morti accidentali, lo fa perché immagino che morire per sbaglio sia una di quelle cose che davvero ti fa girare le biglie vorticosamente, e mica alzi le spallucce dicendo “vabbè, fa niente.”, no, t’incazzi di brutto e fai tutto quello che c'è da fare per trovare pace.

La trasmigrazione dell’anima di Ethan è un bell’espediente per analizzare come i diversi personaggi della storia vivano le proprie vite, storie di corruzione e profonda infelicità. Un mix tra le vite di Giuliano Ferrara e Capezzone, insomma, solo disegnato meglio.

GIUDIZIO AULICO IPER CRITICISSIMO:
Ethan? È una graphic novel figa assai.


INFORMAZIONI SUPERFLUE
Il primo numero di Ethan?, scritto da Alessandro Apreda e disegnato da Fabrizio Fiorentino, Lo trovate in fumetteria, in libreria, nei negozi Giocheria e a casa mia. Costa 5 euri e 90. A casa mia invece costa 100 euro, che devo far chiudere le tube di falloppio alla gatta e da qualche parte quei soldi devo pur tirarli fuori.

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