11 novembre 2010

Recensione: The Social Network [film]


"Ok, probabilmente diventerai un vero mago dei computer, non mi stupirebbe, ma passerai la vita a pensare che non piaci alle ragazze perchè sei un nerd, e io posso dirti dal profondo del mio cuore che non sarà per questo, non piacerai perchè sei un grande stronzo."

Mark Zuckerberg è uno studente di Harvard decisamente nerd e stronzo assai. Piantato in asso da Erika Albright, la ragazza alla quale possiamo attribuire la battuta precedente, decide di ubriacarsi, sputtanarla sul proprio blog e rubare le immagini di tutte le fighe dell'università hackerando diversi database per creare un sito in cui votare la figa più figa, tutto in una sera.

Momenti che abbiamo passato tutti, escludendo la parte di violare i database e creare siti che mandano in crash la rete di Harvard.

Il film narra la causa legale intentata dai due rincoglioniti che avendo notato l'abilità come programmatore di Zuckerberg gli hanno proposto di sviluppare "HarvardConnection", un sito per connettere online gli studenti di Harvard, e si son fatti rubare l'idea del social network come due polli, il tutto intervallato da alcuni flashback dei momenti topici dell'ascesa di Facebook, dalla selezione dei programmatori fino all'incontro con quel fallito che ha creato Napster, Sean Parker, interpretato da quel fallito di Justin Timberlake.

Zuckerberg viene ritratto dall'occhio di David Fincher come un ragazzo in balia di un'immensa solitudine, una personalità schiva e arrogante, chino sul suo portatile mentre gli altri studenti fanno baldoria alle feste, egoista e determinato, geniale ma assolutamente sociopatico.

Emblematico è un altro dialogo della sequenza iniziale, sempre tra Mark ed Erika:
"è meglio se restiamo amici"
"io non voglio amici"
"era solo per educazione, non ho intenzione di essere tua amica."

Non sapremo mai se la fanciulla che mandando a cagare Mark Zuckerberg ha dato il via alla creazione di Facebook ora sia più felice di quanto non lo sarebbe stata avendo un miliardario come fidanzato, nè sapremo mai cosa ne sarebbe stato di Internet se Facebook non fosse mai esistito.
Di certo Zuckerberg avrebbe qualche amico in più e non sarebbe ricco sfondato.

GIUDIZIO CRITICO AND SHIT LIKE THAT

The Social Network, dio perdonami per quello che sto per dire, non è un film di merda, la pellicola intrattiene per due ore e ha come unica pecca la presenza di Justin Timberlake, personaggio che appenderei al muro con un paio di chiodi. Così, tanto per.
Restando in tema di chiodi, la colonna sonora fa sfoggio di uno score originale creato da Trent Reznor dei Nine Inch Nails - che a dirla tutta non è granchè - e di una versione di Creed dei Radiohead molto bella.

Il film esce domani nelle sale cinematografiche di tutta italia, isole comprese.
Nella scena finale Mark chiede l'amicizia a Erika su Facebook e aggiorna compulsivamente il browser in attesa di una risposta.
Patetico.

stuck in a midlle with
Drink! il primo blog videoludico che quando recensisce qualcosa ti racconta il finale, sempre.