30 gennaio 2010

Recensione: Il quarto tipo [film]


 Una tizia di quelle apparentemente posate ma che in realtà non lo è affatto perde il marito in circostanze da chiarire (si scoprirà alla fine che il consorte si è suicidato. Probabilmente perché la moglie era una pazza furiosa, boh). Lei, che di mestiere fa la psicologa, impazzisce definitivamente e piuttosto che accettare i fatti oppure ubriacarsi per due giorni di fila si fa dei trip mentali sugli alieni. Alieni cattivi cattivi che parlano in sumero e rapiscono la gente. Un plot molto originale.
Il film intervalla reali documentazioni a spezzoni ricostruiti in studio giusto perché dalle documentazioni spesso non si capisce una straminchiadiniente e soprattutto perché, a differenza di Milla Jovovich, la vera dottoressa Abigail Tyler è brutta come la fame.
Emblematico il racconto della donna in questione ad un talk show, vero perno della pellicola. Bastano pochi secondi per rendersi conto che si, è proprio vero, gli psicofarmaci sputtanano il cervello.

Un film di quelli che la gente in sala si mette a ridere, insomma, un film di merda. Non che ci fossero dubbi, ma che diavolo, uno ci spera sempre.

Relight my
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