1 ottobre 2009

PadanGame

FORMATO: la pentola grande
DISPONIBILE: è già un bel po'
PUBLISHER: parla la tua lingua!
Questo nuovo prodotto è stato il parto della dislocazione a Pian del Re della Ubisoft, nella quale operano i quattro migliori ingegneri della ditta e tre cinghiali. Questo particolare team ha progettato un multigames che permetterebbe, a seconda dei punti guadagnati a ogni game, di far evolvere il proprio account sino al livello finale.
Ci sono tre percorsi:
  1. Facile, modalità Maroni: inizi dal livello base “ex-comunista” per giungere a quello “ministro”; viene consigliato a chi ha maggior abilità e sveltezza nei cambi d’abito e di opinione;
  2. Normale, modalità Bossi: il livello base è “degente da un ictus”. Seppur non sembri promettere bene, proseguire in questa modalità vi darà la soddisfazione da evolvere sino ad “animatore di folle padane”. Ma badate: richiede ritmi meno frenetici della seconda, ma anche maggior potenza e perseveranza nel pronunciare parole di più di tre sillabe senza biascicare;
  3. Difficile, modalità Calderoli: si parte dallo stato “so grugnire il mio nome e vari insulti” a “so grugnire il mio nome e vari insulti in parlamento”.

I vari game sono, seppur di grafica spartana (saper disegnare è da culattoni), molto studiati sull’impatto emozionale: simpatica la sostituzione del classico GameOver con le esclamazioni di una reale vecchina brianzola esclusivamente dialettofona che vi urlerà roca “ma va a lavurà, marochen!” (trovati pure un impiego, oh originario del meridione), oppure, in caso di gravissima disfatta, “turnate a ca’ vestra, negher” (ritornate nel vostro paese natale, oh uomini di colore). Altresì, la vincita del game verrà annunciata da una sorridente Colombina e il suo “Ciapa che bel toso!”, mentre si sporge col generoso petto nell’atto di porgervi polenta e piccioni arrosto (attenti al trabocchetto: accettate pure la polenta, ma non inimicatevi i piccioni che a Venezia sono una potenza mafiosa).

I giochi ideati sono:

  1. Scopri il diessino: non molto dissimile da più noto Phoenix Wright, vi impegnerà in interrogatorio di un operaio in una cantina buia e odorante di salumi, e in confronti con testimoni e prove, sino al raggiungimento della verità: Giulio l’è comunista?;
  2. Padan cart: il più classico dei giochi su pista, ma al posto di una macchina, guiderete l’ape di vostra zia. Badate a guadagnare vincite e punti, e potrete anche voi corazzare il mezzo, sino a riuscire a sbalzare in aria i capelloni dell’Onda di fronte ai licei;
  3. Sim Parlamento: Si tratta di simulatori (da cui il nome) di eurodeputati, piccoli personaggi completi di tratti fisici e caratteriali diversi tra loro, che vengono eletti, vivono, si riproducono e vengono arrestati. Abitano dei loft (da costruire e arredare), hanno un lavoro (?), guadagnano e vivono esistenze che ricordano quelle delle persone vere. Ma più grottesche (preso pari passi da Wikipedia);
  4. La Ronda: non il giornale d’inizio novecento, ma una simpatica simulazione di scampagnata non molto dissimile da Giulia Picnic, se non per quei molto alla moda giubbotti catarifrangenti e le barzellette su “C’è un napoletano, un culo e un negher…”. È possibile scaricare da internet un plus: la scorta di polizia che vi evita il pestaggio;
  5. Ora che anche i sedicenni possono sparare, ci divertiamo: uno sparatutto vecchio stile. Non ve lo sto neanche a descrivere...

Avvertenze: Potrebbe causare fastidi agli occhi, tendiniti e inappetenza. Il gioco non è adatto ai daltonici (la non distinzione di rosso e verde potrebbe essere fatale).

con inappetenza su Drink! il primo blog videoludico che parappapperò però pa!