20 gennaio 2011

South Korean Boot Camps For Video Game-Addicted Teens

All'interno del post è possibile mirare una serie di immagini che per la prima volta mostrano a quale genere di amabili torture vengono costretti i ragazzini sud-coreani che sperperano le loro vite giocando in modo compulsivo con i video games e mandando al diavolo scuola, amici, seghe, rapporti sessuali a pagamento con vecchi bavosi e qualsiasi altra cosa rientri nella tipica vita di un normale teen ager.

I campi di rieducazione hanno destato diverse polemiche dopo la morte di un fanciullo avvenuta in circostanze da chiarire, malgrado tutto restano la prima scelta di genitori smidollati che non sono in grado di prendere a ceffoni i pargoli e spaccar i loro pc.

Mandarli in Nord Korea a morire di fame sarebbe una soluzione alternativa, ma hey, it's capitalism baby.




'azzo avranno da urlare.

un po' di neve non ha mai ucciso nessuno. putroppo.


ecco il pisolino del pomeriggio.

fighe le uniformi.

Oh ma che cazzo urli, eh? pensa a dimagrire piuttosto.

Guanti termici? li stiamo proprio viziando 'sti ragazzini.


un po' di salubre ginnastica all'aria aperta.


non ci sanno proprio stare con la bocca chiusa. stupidi mocciosi.

"This Is How South Korean Children Battle Game Addiction" [via Kotaku]

in the name of
Drink! il primo blog videoludico che non sopporta gli invasati di videogiochi.
Post consigliato della settimana Lo stupro della fanciullezza scritto da Ciccio Piccolo.